Quanti tipi di caldaia esistono? Come scegliere la migliore?
Quanti tipi di caldaia esistono? E come scegliere la migliore?
Indispensabili per il riscaldamento domestico e per la produzione di acqua calda sanitaria, le caldaie rappresentano gli impianti di riscaldamento più diffusi in Italia.
E’ necessario sapere le diverse caratteristiche dei sistemi in circolazione per capire quale possa essere il tipo di caldaia più adatto alle vostre esigenze.
Vediamo principali differenze e caratteristiche
I parametri che principalmente differenziano una caldaia dall’altra:
- tipo di combustibile utilizzato;
- tecnologia di scambio;
- tiraggio, ovvero la capacità della caldaia di smaltire i fumi di combustione;
- potenza termica.
Vediamo i tipi di caldaia in commercio:
- caldaie a gas, che possono essere a metano (quelle più diffuse) o GPL;
- caldaie a condensazione;
- caldaie a biomassa, alimentate da legna, cippato o pellet;
Caldaie a gas
Le caldaie a gas metano sono quelle maggiormente diffuse nelle nostre case per riscaldare i termosifoni o provvedere all’acqua sanitaria. Queste caldaie sono particolarmente economiche, prevedono un ingombro ridotto e non richiedono lo stoccaggio del combustibile, perché il metano arriva in forma liquida nei condotti del gas, per essere bruciato e produrre calore.
Nelle zone che, invece, non sono servite dalla rete nazionale, l’alternativa è rappresentata dalle caldaie a GPL, che richiedono uno spazio esterno dove collocare la cisterna di stoccaggio del combustibile liquido. Di conseguenza, anche le tubature devono essere di dimensioni adeguate. Rispetto agli altri gas, è considerato pulito e non inquinante.
Caldaie a condensazione
Per una soluzione con prestazioni elevate e basso impatto ambientale.
Rispetto alla tradizionale caldaia a gas, infatti, la caldaia a condensazione è in grado di recuperare il calore utilizzato per riscaldare l’acqua, sfruttando l’energia termica dei fumi. Questo calore non viene dunque disperso tramite i fumi, ma rientra in circolo sotto lo stato liquido.
Questo funzionamento permette alla caldaia a condensazione di raggiungere un rendimento del 110%, riducendo al contempo le emissioni di CO2. L’acquisto di questa tipologia di caldaia è più costoso, ma l’investimento può essere ammortizzando ricorrendo agli incentivi statali dell’Ecobonus.
Caldaie a biomassa
Le caldaia a biomassa sfruttano un combustibile del tutto naturale, che può essere il legno, il cippato oppure il pellet, oppure scarti alimentari o agricoli. Anche qui, il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria per la casa è fornita dalla combustione della biomassa.
Oltre a ridurre nettamente l’impatto ambientale, sono particolarmente apprezzate per i tempi rapidi di accensione, per la facilità di manutenzione e per la sicurezza. A differenza delle caldaie tradizionali, è necessario pulire la caldaia dalle ceneri con cadenza quasi mensile.
E in merito alla loro installazione?
Installare una caldaia non è un’operazione da poco; perciò a questo scopo è sempre bene chiamare un tecnico. Tuttavia, a seguito di recenti normative che hanno ridotto molto le tipologie di caldaia ammesse dalla legge, l’installazione degli impianti di riscaldamento ad oggi avviene principalmente in due modi: a murale e a basamento.
Installazione caldaia a murale
La caldaia a murale, come dice il nome, ha la caratteristica principale di venire fissata alla parete; può essere dunque installata in una nicchia, o essere “nascosta” all’interno di un elemento d’arredo, esternamente o internamente alla casa. Ciò a patto, ovviamente, che sia di dimensioni ridotte. Il principale vantaggio della caldaia a murale, dunque, è il poco ingombro.
Installazione a basamento
Le caldaie a basamento funzionano, di base, nello stesso modo di quelle a murale, ma sono di maggiori dimensioni, e quindi non possono essere fissate al muro ma vengono appoggiate al pavimento. La grandezza, potenzialmente senza limiti, fa sì che queste caldaie possano essere più capaci di quelle installate a murale, e che quindi vengano utilizzate principalmente in ambito industriale o commerciale, dove il riscaldamento e l’acqua sanitaria devono coprire i bisogni di ambienti molto grandi, processi produttivi o un maggiore numero di individui. La maggiore ampiezza di spazio a disposizione in questi campi fa sì, inoltre, che gli svantaggi estetici derivanti dalla presenza di queste caldaie siano limitati semplicemente installando l’impianto in una stanza a parte.